Auguri a Enzo Garinei, l’attore compie 96 anni

Enzo Garinei

Auguri a Enzo Garinei che spegne 96 candeline! All’anagrafe Vincenzo Garinei, è nato a Roma il 4 maggio del 1926. Attore teatrale, televisivo e cinematografico, ha vissuto un secolo di teatro in Italia, prima al fianco del padre Andrea, poi del fratello Pietro.

Oltre a calcare il palco dei teatri di tutta Italia Garinei è stato protagonista anche del cinema e della televisione, conquistando il pubblico con la sua simpatia e il suo modo di fare bonario.

Diplomato attore al Centro Universitario Teatrale di Roma con altri illustri colleghi tra i quali Marcello Mastroianni, Gabriele Ferzetti, Giulietta Masina, Enzo Garinei è apparso per la prima volta nel grande schermo al fianco del grande attore napoletano Totò, in una pellicola di grande successo come Toto Le Mokò, e da lì la sua carriera è stata lunghissima.
In teatro partecipa a numerose commedie, musicali e non, debuttando al Teatro Valle di Roma come primo attore in uno spettacolo scritto e diretto dal fratello Pietro. Tra i tanti titoli da lui interpretati ricordiamo: La Bisarca con Billi e Riva, Un lenzuolo per sognare a fianco di Silvia Koscina, Gran Baldoria, Gran Baraonda, Tobia la candida spia (con Renato Rascel), La padrona di raggio di Luna (con Andreina Pagnani), La manfrina, Lo sai che non ti sento quando scorre l’acqua con Gino Bramieri, Alleluia brava gente con Renato Rascel e Gigi Proietti e molti altri.

Ha partecipato alle ultime due edizioni di Aggiungi un posto a tavola per la regia di Pietro Garinei, nel ruolo del Sindaco Crispino. Numerose anche le partecipazioni televisive, tra cui una memorabile Canzonissima nel 1961 insieme a Sandra Mondaini e Carletto Sposito e diverse “sit-com”: Casa dolce casa, Io e la mamma, Non ho l’età, ecc. fino al recente Don Matteo. È stato anche doppiatore: il personaggio più noto da lui doppiato è quello di George Jefferson de “I Jefferson“.

Ha ricevuto la Maschera d’Argento per il Teatro di Rivista, e nel 2001 è stato nominato Cavaliere della Repubblica dall’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi.

Torna in alto