Netlix si prepara a inserire nel palinsesto la nuova stagione Boris 4. La conferma del ritorno della serie di successo ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai numerosi.
La notizia è arrivata a sorpresa durante una diretta su Twitch dell’attore Alessandro Covone e da un altro protagonista, Alberto Di Stasio, che ha interpretato Sergio Vannucci. Di Stasio durante la diretta ha raccontato le sue esperienze televisive, ripercorrendo la carriera: “Fino ad arrivare a Boris 1, Boris 2, Boris 3 e se posso, sottovoce, tanto non ci ascolta nessuno, si farà la quarta stagione di Boris”.
Naturalmente in tutto c’è molto entusiasmo nel cast di Boris 4: “Siamo contenti che si faccia, gireremo in estate e sarà pronta in autunno o inizio 2022”.
L’attore ha anche aggiunto: “La stanno ancora scrivendo. Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico sono al lavoro, purtroppo senza il povero Mattia Torre” scomparso a soli 47 anni nel 2019. “Siamo contenti che si faccia, stanno ancora scrivendo senza il povero Mattia Torre, c’è Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, forse si aggiungerà qualche sceneggiatore”, ha continuato Alberto Di Stasio, anticipando il dettaglio che la quarta serie potrebbe essere trasmessa da Netflix.
La prima stagione della serie Boris è uscita nel 2007 ed è andata in onda fino al 2010 con la terza serie. Da quel momento in poi i numerosissimi fan speravano nella quarta. Le tre stagioni erano composte da quattordici episodi da trenta minuti trasmesse su Fox. Un racconto ironico e caricaturale del dietro le quinte di un set di una serie tv. Il cast è composto da nomi illustri, oltre a Di Stasio ci sono Carolina Crescentini, Pietro Sermonti, Caterina Guzzanti, Francesco Pannofino, Alessandro Tiberi, ma ancora non si ha conferma se li vedremo tutti nella nuova stagione.
Netflix ha avuto un ruolo fondamentale nella scoperta e (per molti) riscoperta, della serie Boris (ancora in catalogo) uscita 10 anni fa, seguita anche sui social con meme e citazioni, che riportano le battute più esilaranti anche a chi non l’ha mai vista: dall’iconico “Dai, dai, dai”, di René Ferretti (Francesco Pannofino), al giudizio dell’attore Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti): “Io considero Kubrick un incapace! Lo considero il classico esempio di instabilità artistica. È uno che affrontava un genere, falliva e passava a un altro genere. Come lo vogliamo chiamare? Eh?”.