Che fine ha fatto Claudia Koll? All’anagrafe Claudia Maria Rosaria Colacione, è stata una attrice icona sexy degli anni ’90. Ex protagonista di film erotici che sono diventati un cult, la Koll è stata la musa di Tinto Brass, dal 2012 si è dichiarata suora laica.
Claudia Koll è nata a Roma, dopo aver frequentato il liceo classico Orazio e la facoltà di medicina abbandona e decide di frequentare corsi di teatro. Il successo arriva nel 1992, quando viene scelta da Tinto Brass per interpretare la protagonista nel film “Così fan tutte”. Nel 1994 è nel cast del film a episodi “Miracolo italiano”, mentre nel 1998 è nel film Cucciolo al fianco di Massimo Boldi.
La Koll ha lavorato anche sul piccolo schermo, voluta da Pippo Baudo assieme ad Anna Falchi per presentare il Festival di Sanremo del 1995. Questa partecipazione permette all’attrice di ottenere ruoli importanti in fiction televisive: come la fortunata serie tv “Linda e il brigadiere” (1997-2000) assieme a Nino Manfredi, seguita da L’impero (2001) e da Valeria medico legale (2000-2002).
Durante il Giubileo del 2000 l’attrice si riavvicina alla fede cattolica, abbandonata da adolescente. Lei stessa ha affermato di essere stata attaccata fisicamente dal diavolo in un periodo in cui si interessava delle dottrine New Age, ma di essere riuscita a sconfiggerlo impugnando un crocifisso e recitando il Padre nostro.
Ma che fine ha fatto Claudia Koll? La fede cattolica l’ha cambiata radicalmente. Dagli anni 2000 si allontana dalla televisione e dal cinema e si dedica al volontariato. Soprattutto di matrice religiosa.
Nel corso di una recente intervista rilasciata a Pierluigi Diaco, ha raccontato di avere disagio per le foto osé nel periodo della collaborazione con il regista Tinto Brass. Un fastidio, evidentemente, dovuto alla sua conversione. Claudia Koll da tempo ha abbracciato una fede radicale, che le ha fatto cambiare vita.
L’ex attrice ha raccontato anche di come si è liberata dall’attacco del Demonio, ricordando la visione del film horror “L’esorcista”. Così, allora, ricordando l’operato del prete protagonista del cult, Claudia Koll ha impugnato il Crocifisso, pregando.
“Io penso che mi ha ispirato Dio perché nel Padre Nostro noi diciamo ‘Liberaci dal Male’. Io di solito preferivo pregare l’Ave Maria, eppure in quel caso pregai il Padre Nostro e dio ha operato questa liberazione” ha concluso l’ex musa di Tinto Brass.