Che fine ha fatto Sammy Barbot? E’ stato uno dei conduttori televisivi e anche interprete canoro nel periodo compreso tra la fine degli anni Settanta fino all’inizio degli anni Novanta, più rappresentativi per i giovani italiani.
Nessun altro come lui ha mai raccolto così tanti successi discografici e televisivi per un periodo così lungo.
Il suo brano Aria di casa, sigla finale del programma televisivo Happy Circus in onda nel 1981 riscuote un notevole successo restando ai primi posti delle classifiche dei dischi più venduti per 4 mesi.
Jacques Édouard Barbot, in arte Sammy Barbot è nato nel 1954 in Martinica, Isola Caraibica, da una famiglia di musicisti. Appassionato anche lui di musica si distingue come giovane promessa del panorama musicale della splendida isola caraibica. Durante la sua breve parentesi in Francia frequenta il corso di filosofia alla Sorbonne, che abbandona per intraprendere le prime tournee in Italia come interprete di genere R&B, Funky e Disco Music, riscuotendo notevole successo da nord a sud.
Passato alla consolle per esibirsi come disc jockey nelle discoteche di Roma conosce la ballerina Stefania Rotolo (scomparsa prematuramente), che affiancherà nel programma tv destinato ad un target giovanile “Piccolo Slam” trasmesso sulle reti Rai nel 1977. Durante gli anni ottanta decide di proseguire la sua carriera artistica da solo lavorando a diversi programmi di punta come Pop Corn, Happy Circus, e tanti altri, fino agli inizi degli anni novanta.
Ma che fine ha fatto Sammy Barbot? Durante la sua lunga attività artistica, oltre ad aver ottenuto successi clamorosi, ha anche cantato con i più grandi interpreti della musica italiana come Mina ed ha ospitato e intervistato i più noti personaggi della televisione e del cinema italiano. Nel 2007, dopo un lungo periodo lontano dalle scene, si è esibito nello spettacolo teatrale “Te li do io i Caraibi” a Velletri, al Teatro Comunale Ugo Tognazzi. Lo abbiamo rivisto in tv come ospite del programma Quelli che il calcio e nel 2016 ha collaborato con UNICEF Italia realizzando la canzone dal titolo Feed the Planet.