Che fine ha fatto Terence Trent D’Arby? Il cantante ieri e oggi

Che Fine Ha Fatto Terence Trent D'arby Il Cantante Ieri E Oggi
Che fine ha fatto Terence Trent D’Arby? Non esiste più, ha cambiato il suo nome! Il cantautore diventato famoso con capolavori come “Wishing well” e “Dance little sister” ha cambiato nome e dal 2001 si chiama Sananda Maitreya.

Questo nome gli fu annunciato in una serie di sogni che lo spinsero a dare una nuova svolta alla sua vita e alla carriera da artista. E’ legalmente il suo nuovo nome esi fa chiamare esclusivamente Sananda Maitreya. Quando uscì il suo primo disco, nel 1987, il cantante aveva venticinque anni e era paragonato, per somiglianze artistiche e vocali, ad alcuni grandi musicisti come Prince, Michael Jackson e Sam Cooke.

Terence Trent D’Arby (il suo vero nome era Terence Trent Howard) è nato a New York nel 1962. Da giovane faceva pugilato, sport che ha abbandonato una volta iscritto all’Università. Frequentò un solo anno per poi arruolarsi nell’esercito. Ha svolto il servizio militare in Germania, dove venne espulso per diserzione. In terra tedesca iniziò a lavorare con la band The Touch, poi si trasferì a Londra, dove pubblicò “Introducing the Hardline”, una raccolta di brani rock, pop e rhythm and blues.

In pochi giorni si piazzò nelle prime dieci posizioni delle classifiche degli album più venduti in Regno Unito, Stati Uniti, Svizzera, Austria, Olanda, Australia e Norvegia e in un paio di giorni ne vennero vendute più di un milione di copie. Dopo aver pubblicato 7 album come D’Arby, ha continuato la sua carriera con il nuovo nome.

Ma che fine ha fatto Terence Trent D’Arby, anzi Sananda Maitreya? Da anni il cantante vive stabilmente a Milano, ha avuto due bambini, di 5 e 7 anni, dalla compagna e manager Francesca e ha portato avanti un sogno musicale chiamato “Post Millenium Rock”.

In una recente intervista ha detto: “Sono contento che in tanti mi ricordino per le canzoni che ho scritto e che canto ancora con grande piacere, ma quello era l’uomo che viveva del successo e di tutte le cose effimere che la popolarità porta con sé. Superficialità che portano alla dissoluzione e alla morte. Sono sempre stato un artista e non una star e ho preferito vivere piuttosto che godere di ciò che gli altri vedono nella tua vita”.

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